I fatti ci dicono che sottovalutare il Coronavirus non è più possibile: serve una presa di responsabilità collettiva, evitando ogni tipo di allarmismo e al tempo stesso attenendoci tutti nel modo più rigido possibile alle regole che le autorità sanitarie stanno imponendo.
Partecipare a questa grande camminata solitaria e collettiva significa aver capito che osservare le regole è fondamentale. Significa aver capito quanto sia importante RIMANERE IN FAMIGLIA: occorre evitare gli assembramenti, occorre evitare i contatti umani con altre persone, occorre evitare di concedere al virus una via d’uscita che gli consenta di moltiplicarsi attraverso di noi. Ma il virus non è “nell’aria”: una passeggiata all’aria aperta, sotto il sole di Marzo con il fresco sulla pelle, non potrà che fare bene.
Perché c’è bisogno di ottimismo, e di sorrisi, e di allegria. Ne abbiamo bisogno perché è questo quel che ci farà uscire dall’impasse quando questa situazione sarà risolta. Così come assieme ci siamo caduti, assieme ne usciremo. Ma dobbiamo fare tutto ciò solo da soli, con i piccoli gesti quotidiani di cura verso gli altri e con la massima attenzione nei confronti delle nostre comunità.
Ne usciremo quindi così, passo dopo passo. In un cammino solitario e collettivo.